Voto in condotta, cosa cambia nel 2024 nella scuola italiana?

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Roberta Pubblicato il 7 Ottobre, 2024

2 minuti di lettura | 105 Visite

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Il 25 settembre 2024, a lezioni scolastiche iniziate in tutta la penisola, è stato approvato alla camera il Decreto Legislativo Valditara sul voto in condotta, che prevede anche svariate novità per la scuola italiana, che riguarda anche la sospensione dalle lezioni. Ma si preciso cosa cambia per docenti, famiglie e ragazzi di ogni ordine e grado?

DDL Valdiara, voto in condotta per le scuole medie ed elementari

Da quest’anno scolastico 2024/2025, il voto in condotta diventa un voto numerico per le scuole superiori e medie, mentre solo alle elementari sarà espresso con giudizi sintetici riguardo la valutazione periodica, tornano i giudizi sintetici, da ottimo a insufficiente. Il voto in condotta non solo da quest’anno farà media per l’intero anno scolastico, ma diventerà determinante: infatti, se non si raggiunge il 6 in condotta, si verrà automaticamente bocciati, indipendentemente dal rendimento scolastico.

DDL Valdiara, voto in condotta per le scuole superiori

Discorso leggermente diverso va intrapreso per le scuole superiori: in caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo con rimando a settembre che necessiterà di un elaborato di educazione civica come prova di recupero. Il senso di dare questa rinnovata importanza alla condotta è fornire agli studenti delle superiori, specie in ottica di diploma, un vero e proprio spartiacque, in quanto il punteggio più alto nella fascia dei crediti formativi scolastici saranno attirbuiti solo se il volto legato al comportamento sarà pari o superiore a 9 su 10.

DDL Valdiara, anche la famiglia paga

Tale provvedimento vuole provare a mettere un freno ai comportamenti intolleranti e violenti nei confronti dei docenti. Un altro aspetto importante è che stavolta anche la famiglia è chiamata a rispondere degli eventuali atti vandalici, aggressioni al personale scolastico e danni creati dai propri figli alla scuola, attraverso multe che possono arrivare dai 500 ai 10 mila euro pagando un ammenda alla scuola stessa, diventando quindi atti non solo penali ma dando vita anche a procedimenti amministrativi, quindi con una probabile risoluzione più rapido.Oltre a questo, i ragazzi nei casi più gravi possono essere destinati anche all’impiego in attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche, ovvero quando riceveranno una sospensione scolastica superiore a due giorni.

Cosa comporta per i ragazzi?

La legge ha lo scopo di aiutare nella costruzione di un sistema scolastico che restituisca autorevolezza ai dirigenti scolastici e ai docenti e renda al contempo i ragazzi maggiormente responsabili, facendo capire ai giovani che sono destinatari non solo di diritti ma anche di doveri, dal momento che appartengono ad una comunità, a partire dal rispetto verso l’altro. Inoltre, si propone anche di mutare gli atteggiamenti di alcuni tipi di genitori che avallano i comportamenti oltre i limiti dei propri figli.

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