Ruoli Personale ATA: quali sono le figure che richiedono una laurea?
Sono tante le figure professionali che operano nelle scuole, inclusi quelli ricoperti dagli ATA, cioè professionisti non docenti che si occupano di varie mansioni (come amministrative, gestionali, contabili, operative, strumentali e di sorveglianza e altre).
Ma forse non tutti sanno che rientrano nelle figure degli ATA anche gli infermieri (IF) e i direttori dei servizi generali ed amministrativi (DSGA), che sono le uniche due figure per cui occorre essere in possesso non del diploma ma della laurea.
Ci soffermiamo su questi due profili in particolare vedendo quali sono i requisiti necessari per poter lavorare nelle scuole.
Chi fa parte del personale ATA?
In base a quanto stabilito dalla legge italiana, sono otto le figure professionali che rientrano nei profili ATA. Si tratta di collaboratori scolastici (CS), collaboratori scolastici addetti all’azienda agraria (CR), assistenti tecnici (AT), assistenti amministrativi (AA), cuochi (CU), guardarobieri (GU), infermieri (IF), e direttori dei servizi generali ed amministrativi (DSGA).
Tali professionisti ricoprono precisi ruoli al fine di garantire un funzionamento efficace delle istituzioni scolastiche italiane. In base ai compiti che svolgono, ciascuna di queste otto figure professionali è raggruppata in 4 aree principali (A, AS, B e D). Se per i primi sei basta essere in possesso del diploma, per le ultime due professionalità occorre avere lauree dedicate per ricoprire mansioni dedicate.
ATA Area B: gli Infermieri
Tra le figure professionali dell’area B troviamo quella degli infermieri (indicati con la sigla IF), che possono lavorare attualmente solo nelle scuole adibite a convitti e ad educandati, occupandosi della salute degli studenti e del personale di questi istituti.
Infatti gli infermieri in questi specifici istituti garantiscono l’assistenza sanitaria agli studenti in caso di malattie o infortuni accaduti durante tutto il tempo di permanenza a scuola. Il loro compito principale è quello di organizzare l’infermeria per assicurarne il buon funzionamento. Nello specifico, provvedono alla corretta conservazione sia del materiale di pronto soccorso che dei farmaci di uso comune. In più, praticano le terapie prescritte dal medico e adottano eventuali misure necessarie ai fini della prevenzione.
Per partecipare al Concorso Personale ATA Prima Fascia come Infermiere è richiesto il possesso della laurea triennale in Scienze Infermieristiche o, in alternativa, il possesso di altri titoli ritenuti validi dalla normativa vigente per esercitare la professione.
ATA Area D – Direttori dei servizi generali ed amministrativi (DSGA)
Nell’area D rientra la figura del Direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA), che lavora presso le scuole di ogni ordine e grado. Per la posizione che occupa, il DSGA ha molte responsabilità, infatti i suoi compiti sono indispensabili per migliorare le prestazioni dell’istituto scolastico.
Si occupa dell’organizzazione dei servizi scolastici di tipo contabile ed amministrativo, segue le direttive del dirigente scolastico, pianificando ogni attività richiesta da quest’ultimo, come ad esempio attività tutoriali, di formazione e di aggiornamento nei confronti del personale scolastico.
Inoltre, può gestire autonomamente l’intero personale ATA ed elabora il piano di studi da seguire e che richiede una precisa specializzazione professionale. Tra gli altri compiti svolti dal DSGA possiamo citare la gestione dell’inventario dei beni mobili, la predisposizione di una serie di attività tecniche della scuola in cui lavora, incarichi con funzioni ispettive nel campo delle istituzioni scolastiche. In più, il DSGA ricopre il ruolo di segretario verbalizzante e membro della Giunta esecutiva.
Per poter lavorare nelle scuole come direttore dei servizi generali ed amministrativi, è necessario possedere una laurea in Giurisprudenza, in Scienze Politiche Sociali e Amministrative, in Economia e Commercio oppure titoli equivalenti.
Come si diventa Infermiere o DSGA?
Per poter lavorare come infermiere nelle scuole basta richiedere l’inserimento all’interno delle graduatorie attraverso gli appositi concorsi che sono pubblicati periodicamente e inviare le MAD (Messe A Disposizione). E’ necessario precisare che non occorre aver superato prove concorsuali per poter partecipare a tali concorsi ma, trattandosi di selezioni pubbliche basate sui titoli, sono valutati unicamente i titoli di studio, le qualifiche ed il servizio anche non continuativo prestato in precedenza.
L’unica eccezione vale esclusivamente per i concorsi DSGA per i posti di Direttore dei servizi generali ed amministrativi. In questo caso, la selezione avviene per titoli e con il superamento di specifici esami. In aggiunta, il punteggio è assegnato in base alla somma dei punti attribuiti a ciascun titolo di studio o alla qualifica che si possiede.
Per entrambe le figure valgono i requisiti di età richieste per le altre figure ATA, ossia che l’aspirante abbia un’età compresa fra i 18 ed il 67 anni.
Come aumentare il punteggio in graduatoria ATA?
Oltre al possesso del titolo di studio richiesto, e cioè al diploma, alla qualifica o alla laurea, che attribuisce un determinato punteggio a seconda della tipologia, ci sono ancora altri titoli che permettono di aumentare il proprio punteggio e, di conseguenza, il posizionamento in graduatoria ATA.
Si tratta di corsi formativi e di certificazioni inerenti al servizio, come ad esempio le certificazioni informatiche. Inoltre, le lezioni si svolgono interamente online per consentire a chiunque, soprattutto ai lavoratori, di decidere autonomamente, in base alle proprie esigenze, in quale momento della giornata dedicarsi alla formazione.
Quanto guadagna un infermiere o un DSGA?
Agli inizi della sua carriera, l’infermiere scolastico può guadagnare in media 1.450 euro mensili lordi, pari a un netto di circa 1.010 euro al mese. Invece, al termine della sua carriera, e cioè oltre 35 anni di servizio, il suo stipendio lordo potrebbe arrivare a 1.956 euro al mese, pari a un netto di circa 1.370 euro mensili.
Un discorso a parte va fatto per lo stipendio della figura professionale del direttore dei servizi generali ed amministrativi. Essendo una figura di tipo dirigenziale, il salario del DSGA è superiore a quello degli altri profili che rientrano nel personale ATA. Ad esempio, se un DSGA lavora 36 ore a settimana, la sua retribuzione media si aggirerà intorno ai 1.900 euro mensili, ossia quasi 23.000 euro all’anno. Inoltre, con la maturazione dell’anzianità di servizio il suo reddito può aumentare arrivando addirittura a 3.000 euro lordi mensili.