Crediti e prova orale: com’è scaturito il voto della maturità 2021

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Roberta Pubblicato il 28 Settembre, 2021

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I crediti formativi e scolastici dello studente scaturiscono da precise tabelle ministeriali a cui il consiglio di Classe si attiene per creare negli ultimi tre anni di scuola superiore delle fasce di credito dove ricadono le medie degli studenti; a causa però della pandemia da Covid-19, che ha comportato un ripensamento delle modalità degli esami e l’uso della didattica a distanza, anche i crediti sono stati calcolati in modo diverso.

Maturità fino a Giugno 2019

Fino a Giugno 2019, si applicava quanto stabilito dall’art. 15 del decreto legislativo 62/2017, dove si regolamenta che è compito del consiglio di classe attribuire a ciascuno studente i crediti scolastici, partendo dal terzo anno e arrivando fino al quinto. Tali crediti sono assegnati in base alla media dei voti (incluso quello di condotta), calcolati dal consiglio stesso al termine dello scrutinio finale, che permette l’accesso all’esame di stato. Le fasce di credito partono quindi da una media uguale a 6 e arrivano ad una media compresa fra 9 e 10; a queste fasce corrispondono dei punteggi che oscillano da 7 a 12 punti al terzo anno, da 8 a 13 punti al quarto anno e da 9 a 15 punti per il quinto anno, attraverso un range stabilito dal MIUR.

Nei mesi successivi al decreto, i punti di credito attributi potevano essere al massimo 25 su 100 , ma dal giugno 2017, data in cui la riforma è andata a regime, i punti di credito attribuiti possono essere 40 su 100; in questo modo si valorizza non solo il buon esito delle prove scritte ed orale dell’esame (che fruttano un massimo di 60 punti) ma si da importanza anche al percorso scolastico dell’ultimo triennio di ciascun studente, per premiare una maggiore costanza ed assiduità nello studio.

Maturità 2019/2020 e 2020/2021: cosa è accaduto

A causa della pandemia da COVID 19, l’anno scolastico 2019/2020 è stato svolto in presenza fino ai principi di Marzo 2019, per poi passare alla modalità DAD da fine marzo; ciò ha comportato una rimodulazione anche dei programmi, dovuti alla situazione emergenziale. Perciò per gli studenti del terzo e del quarto anno, i crediti previsti sono stati maggiorati; nello specifico, per gli studenti del terzo anno, si è stabilito con una tabella ministeriale, di dare a tutti quattro punti in più in base al merito: così chi doveva avere tre crediti ne ha avuti sette, chi ne doveva avere quattro crediti ne avuti otto e così via, fino ad arrivare a chi ne doveva avere otto ne ha avuti poi assegnati dodici. Inoltre, si è dovuto sciogliere anche il dilemma delle prove scritte, poiché effettuarle in presenza significava assembrarsi ed esporsi a rischio di contagio: perciò alla fine si è optato per una sola prova orale che ha dato diritto ad un numero di crediti (fino ad un massimo di 40) e un voto di partenza per il percorso svolto che si poteva convertire fino ad un massimo di 60 punti.

Allo stesso modo per l’anno scolastico 2020/2021, i punti di credito scolastico raggiungibili prima della prova d’esame sono stati non più 40 ma 60 punti, determinati però sempre con una misura legata all’eccezionalità; questa scelta è scaturita dall’impossibilità di svolgere anche nel giugno 2021 le prove scritte in presenza gli scritti a causa dei rischi legati agli assembramenti e al basso numero di vaccinati fra i maturandi, a vantaggio di un’unica prova orale, che è stata però più articolata rispetto al giugno 2020.

Perciò per l’anno scolastico 2020/2021, in base ai criteri di rimodulazione esplicati nelle tabelle ministeriali, per la classe terza, i punti di credito ottenibili sono stati ricalcolati fino a un minimo di 11 (invece di 8) ad un massimo di 18 crediti (invece di 12), in base alle fasce di merito; i punti di credito ottenibili per la classe quarta sono stati ricalcolati da un minimo di 10 crediti (invece di 6) ad un massimo di 20 crediti (invece di 13) che si ottengono convertendo i precedenti crediti in base alle fasce di merito; infine la classe quinta, l’attribuzione del credito si basa sulla media dei voti e permette di ottenere da 11 fino 22 crediti.

Maturità 2021: il maxi-colloquio orale

Per il maxi-colloquio orale (della durata che oscilla dai 50 minuti all’ora e venti) il ministero ha stabilito inoltre degli indicatori precisi, la cui somma dei punti ha fatto scaturire il voto finale:

  • Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricolo, con particolare riferimento a quelle d’indirizzo; questo indicatore dava diritto ad un minimo di 1 punto ad un massimo di 10 punti.
  • Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro; anche questo indicatore dava diritto ad un minimo di 1 punto ad un massimo di 10 punti.
  • Capacità di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando i contenuti acquisiti; anche questo indicatore dava diritto ad un minimo di 1 punto ad un massimo di 10 punti.
  • Ricchezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore, anche in lingua straniera; questo indicatore dava diritto ad un minimo di 1 punto ad un massimo di 5 punti.
  • Capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva a partire dalla riflessione sulle esperienze personali; questo indicatore dava diritto ad un minimo di 1 punto ad un massimo di 5 punti.

Maturità 2022: cosa aspettarci

Ad oggi sappiamo che l’adozione di un unica prova orale è una misura a carattere di provvisorietà, scaturita dalla necessità di evitare assembramenti ed il propagarsi dei contagi; tuttavia è ragionevole ipotizzare che se i contagi resteranno sotto controllo e si avrà un numero sufficiente di personale scolastico e allievi muniti di Green Pass Vaccinale, si potrebbe tornare tranquillamente all’esame di stato con le prove scritte in presenza; se così fosse già da giugno 2022 si dovrebbe tornare al sistema di crediti per gli studenti del terzo anno adoperato fino a Giugno 2019, mentre solo per gli studenti del quinto e del quarto anno si dovrebbero adoperare criteri di calcolo dei punti di credito differenti.

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