Concorsi pubblici per i diplomati, un opportunità da non sottovalutare

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Roberta Pubblicato il 1 Settembre, 2021

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concorsi pubblici per diplomati
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Una volta conseguito il diploma, non è detto che ci si voglia iscrivere all’università o ci si voglia immettere subito nel mondo del lavoro con un impiego a tempo pieno; in quel caso, perché non valutare la possibilità di iscriversi ad un concorso pubblico destinato ai diplomati? Se è vero che ci sono moltissimi concorsi pubblici destinati ai laureati, è altrettanto vero che esistono molti concorsi pubblici destinati a chi è in possesso del diploma e che, se superati, permetterebbero di ottenere un posto fisso di lavoro.

Cos’è un concorso pubblico?

Un concorso pubblico è una selezione fra più persone, che tramite il bando definisce le figure che sta ricercando. Il bando è quindi un documento “chiave” che spiega chi può prendere parte al concorso, a cosa è finalizzato il concorso, cosa occorre studiare, in che modalità si svolgeranno le prove e come saranno definiti gli idonei ed i vincitori del concorso. Nei requisiti dei concorsi pubblici spesso possono essere aperti per tutti i diplomi, ma a volte possono esserci dei requisiti specifici (come l’età o un tale voto alla maturità), ma sono informazioni che si trovano nel bando.

Tali bandi possono essere reperiti non solo tramite una sezione specifica della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (pubblicata ogni martedì e venerdì) ma anche attraverso i canali on-line, come i siti di annuncio di lavoro. Inoltre, se non specificatamente indicato, un voto più basso all’esame di maturità non preclude a priori la possibilità di poter sostenere brillantemente un concorso, perciò non deve essere mai il motivo principale per escludere la partecipazione ad un concorso.

I concorsi pubblici possono essere inoltre per soli titoli (ossia concorsi dove sono valutati solo i titoli di studio posseduti con relativi voti) oppure essere composti di prove di valutazione.

Che concorso pubblico posso fare?

Se si è diplomandi, freschi diplomati o si ha un’età massima di 28/30 anni, si può aspirare alla Carriera Militare nell’esercito, nella Marina, nell’Aeronautica ma anche nei corpi della Polizia (Municipale, di Stato, Penitenziaria) e dei Carabinieri. I Bandi di Concorso per questi corpi hanno di solito cadenza annuale e sono, pubblicati ogni martedì e venerdì sulla Gazzetta Ufficiale, con indicazioni sugli iter concorsuali,ma di solito il requisito base comune a tutti è il diploma; un’altra utile fonte di notizie sono i siti ufficiali degli enti ed i siti di annunci di lavoro.

Un’altra categoria di concorsi piuttosto sono quelli pubblici per i posti di categoria C o inferiori; si tratta di funzionari che si occupano di mansioni che prevedono l’archiviazione di documenti, l’inserimento di dati, l’uso di terminali,il dover effettuare elementari attività amministrative e semplici verifiche. Rientrano in questa categoria i bandi comunali per Ausiliario Amministrativo, i bandi del Ministero della pubblica istruzione per l’Iscrizione del Personale ATA in terza fascia, i bandi per Guardiano di strutture pubbliche. Anche in questo caso occorre dare un occhio di tanto in tanto alla Gazzetta ufficiale, ai siti ufficiali degli enti ed i siti di annunci di lavoro.

Infine ci sono i concorsi per Enti Pubblici come le Poste, o la Pubblica Amministrazione in ambito comunale, provinciale o regionale. Anche in questo caso occorre dare un occhio di tanto in tanto alla Gazzetta ufficiale, ai siti ufficiali degli enti ed i siti di annunci di lavoro.

Concorsi pubblici diplomati: come si vince un concorso pubblico?

Diciamo subito che vincere un concorso pubblico non è semplice, dato che ottenere un posto fisso in una pubblica amministrazione prevede una serie di fattori:

  • la preparazione: non si fa un concorso allo sbando, ma conviene sempre prepararsi per affrontare al meglio i test da affrontare e le domande da rispondere durante la prova; per questo, oltre alle indicazioni del bando, esistono tanti manuali preparatori che permetteranno di prepararsi con coscienza e serenità;
  • la costanza nello studio; il manuale va studiato tutto, senza saltare nessun argomento per evitare sgradevoli sorprese;
  • coscienza ma anche serenità; i concorsi pubblici non devono diventare un ossessione e non occorre farne un dramma nel caso in cui non si superino;
  • la “fortuna”, specie se durante le prove e le selezioni ci si imbatte negli argomenti con cui si ha maggiore padronanza.

I concorsi li vincono solo i raccomandati?

Per fortuna no; sono pochi i “furbi” che riescono a farsi strada così oggi, anche perché per come sono formulati i concorsi odierni ci sono molte più garanzie, grazie alla tecnologia: le prove infatti sono corrette da un pc (rendendo molto più complessa l’alterazione di un punteggio o di una valutazione) e inoltre le procedure informatiche con cui si svolgono i concorsi garantiscono l’anonimato ma allo stesso tempo, se sollecitati, eventuali controlli della polizia postale.

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