Addio al test di ingresso per la Facoltà di Medicina in Italia dal 2025-2026

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Roberta Pubblicato il 15 Aprile, 2025

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Un importante novità è in arrivo per gli aspiranti studenti delle facoltà di di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria in Italia. Il 16 Ottobre 2024 infatti la Settima Commissione del Senato ha dato il via libera al disegno di legge delega che per queste facoltà abolisce il numero chiuso al primo semestre.

Cosa accadrà al test di ingresso in Italia?

Il tanto temuto test di ingresso per queste facoltà sopracitate potrebbe andare in pensione molto presto: introdotto nel nostro paese con la legge 264 del 2 agosto del 1999, aveva lo scopo di cercare di evitare sovraffollamenti nelle facoltà dove sono previsti e permettere agli studenti iscritti di ricevere il massimo grado di istruzione universitaria. Noti oggi col nome di TOLC  (Test Online CISIA), ove CISIA è il Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso, un ente che supporta le università nel realizzare ed erogare dei test di accesso e anche nella verifica delle conoscenze in ingresso nelle varie facoltà.

Nelle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria si sta verificando una condizione per cui il numero di pensionati diventa negli anni maggiore dei laureati, non arrivando a coprire le esigenze del Sistema Sanitario Nazionale, per cui, un test preselettivo in una situazione di carenza cronica non avrebbe più motivo di esistere.

Questo test resterà quindi in piedi per le facoltà di Archittettura (sia nei suoi corsi di laurea triennale sia per i corsi magistrali), Scienze della Formazione primaria, Scienze dell’Educazione, Ingegneria Edile-Architettura e Professioni sanitarie (sia nei corsi triennali sia in quelli magistrali), per i quali occorrerà prepararsi durante l’estate o anche mesi prima del conseguimento del diploma. Per loro quindi, in caso in cui non dovessero poi entrare, varranno le strategie che abbiamo consigliato per decidere le loro prossime mosse.

Come funzionerà per gli studenti di Odontoiatria, Veterinaria e Medicina dall’anno accademico 2025-2026?

Gli studenti che sognano di divenire Odontoiatri, Veterinari o Medici potranno quindi iscriversi direttamente senza sostenere il test di ingresso, ma saranno selezionati al termine del primo semestre, che diviene così “semestre – filtro”: sarà creata una graduatoria su base nazionale relativa ai crediti formativi acquisiti e agli esami specifici superati.

La revisione dei criteri di selezione (accolta con perplessità da molti rettori che temono la presa d’assalto dei loro atenei), vuole essere un passo ulteriore, dopo l’aumento dei posti disponibili nell’anno accademico 2024-2025, per sopperire all’aumentato bisogno di questi professionisti, quantificabili per i medici con 30 mila unità in più rispetto a quelle che si stanno formando finora nei prossimi sette anni.

Quali effetti dovrebbe portare questa riforma?

La riforma quindi non solo abolirebbe il numero chiuso, ma prevede anche un sistema di orientamento per gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, che potranno seguire percorsi specifici volti a migliorare le proprie abilità di studio al fine di riuscire meglio internamente alle facoltà medico-sanitarie.

Inoltre, permetterebbe anche ai ragazzi di vedere, in ogni caso i loro sforzi riconosciuti: anche nel caso di mancata ammissione al secondo anno di medicina, gli esami sostenuti nel primo semestre, saranno riconosciuti come crediti formativi per altri corsi di laurea (anche se probabilmente alcuni atenei prevedranno dei seminari integrativi).

Tale strategia punta ad ottimizzare così le risorse, valorizzando, indipendentemente dall’esito della selezione, il percorso di studi di ogni studente, garantendo comunque una formazione di qualità ed evitando così di lasciare ragazzi fermi ad aspettare i possibili scorrimenti di graduatoria o di passare da una facoltà ad un’altra per evitare di restare fermi da un anno all’altro, aumentando di conseguenza le pratiche burocratiche ed il lavoro delle segreterie inerenti ad iscrizioni e passaggi di facoltà da un anno all’altro.

L’importanza del diploma

Con questo nuovo scenario, diviene ancora più importante conseguire un diploma di scuola superiore o acquisire un secondo diploma inerente proprio ai licei ad indirizzo biomedico, classico o scientifico o gli istituti tecnici ad indirizzo biotecnologico che permetterebbe di affrontare al meglio il percorso universitario, in quanto effettuano uno studio maggiormente approfondito della chimica e della biologia. Se sei interessato ad un secondo diploma o a conseguire un diploma in uno dei sopracitati indirizzi di studio, contattaci.

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