Scuola 2025/2026 al via, ecco le novità e date ufficiali in tutte le regioni

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Roberta Pubblicato il 1 Settembre, 2025

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Se per i neodiplomati è tempo preparativi per frequentare l’università, o per i test di ingresso o per il semestre filtro, o ancora si è impegnati a spendersi nel mercato del lavoro oppure per preparare qualche concorso, per tutti gli altri studenti si avvicina la data del rientro in classe.

E’ infatti stato stilato il nuovo calendario scolastico 2025/2026, con le campanelle pronte a suonare in ogni regione ed il rientro in classe che  -ahimè- è ormai questione di giorni.

Calendario scolastico 2025/2026: il via ufficiale regione per regione

Il Ministro dell’Istruzione ha presentato la sua proposta, ma da lì ogni Regione, in base alle esigenze specifiche dei cittadini, ha potuto poi potuto modificare il calendario. A Settembre 2026 quindi, il calendario scaglionato per l’inizio del nuovo anno scolastico sarà il seguente:

  • rientreranno per primi a scuola l’8 settembre 2025 gli alunni della provincia autonoma di Bolzano.
  • il 10 settembre 2025 toccherà agli alunni di Valle d’Aosta, Veneto, Piemonte e Trento,
  • l’ 11 settembre 2025 ritorneranno nei banchi gli alunni del Friuli Venezia Giulia.
  • il 12 settembre 2025  ritorneranno in aula gli allievi della Lombardia.
  • il 15 settembre 2025  rientreranno gli alunni di Umbria, Toscana, Sicilia, Sardegna, Molise, Marche, Liguria, Lazio, Emilia-Romagna, Campania, Basilicata e Abruzzo.
  • infine il 16 settembre 2025 toccherà agli allievi di Puglia e Calabria.

Ponti e festività dell’anno scolastico 2025/2026

Le occasioni di riposo durante l’anno non mancheranno ad alunni e docenti, ma tenuta sempre a mente l’autonomia degli istituti, che possono scegliere il proprio calendario in modo indipendente. In linea di massima, vacanze natalizie prenderanno il via tra lunedì 22 dicembre 2025 (con possibilità quindi per molti istituti di fermare le attività didattiche venerdì 19 dicembre) e il mercoledì 24 dicembre 2025, con rientro mercoledì 7 gennaio 2026, mentre le vacanze pasquali si concentreranno tra giovedì 2 e martedì 7 aprile 2026. Inoltre vi sarà la giornata di chiusura per la festività del santo patrono, a patto che ricada all’interno dell’anno scolastico.

Vi sono inoltre alcuni ponti “strategici” che permetteranno di godere di qualche giorno di riposo in più: il Ponte dell’Immacolata 2025, dal momento che l’8 dicembre cade di lunedì, perciò possiamo avere un week-end lungo; il ponte del Primo Maggio 2026, che cadendo di Venerdì, in molti istituti le lezioni si sospendono anche Sabato 2 maggio e Domenica 3 maggio; il ponte della festa della repubblica 2026, in quanto il 2 giugno 2026 cade di martedì e pertanto alcuni istituti potrebbero decidere di restare chiusi Lunedì 1 giugno. Il 25 aprile 2026 cade di sabato, quindi gli istituti che hanno scelto la chiusura in quella giornata perdono di fatto la giornata festiva.

Oltre a questi ponti, alcune regioni hanno anche già calendarizzato le vacanze di Carnevale: si parla del 17 febbraio 2026 (Martedì grasso) per la Sardegna, del 16 e del 17 febbraio 2026 per la Campania, la Lombardia, il Molise e la Liguria, dal 14 al 17 febbraio 2026 per il Piemonte, dal 16 al 18 febbraio per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino (per quest’ultima regione il 18 febbraio coincide con l’inizio delle Olimpiadi invernali).

Infine si aggiungono come giorni di chiusura quelli in cui le scuole chiudono per motivi elettorali, per l’allerta legata al maltempo e per gli scioperi (a patto che aderisca una percentuale consistente del personale scolastico).

Chiusura anno scolastico 2025/2026

L’ultimo giorno di scuola in Campania, Marche, Veneto ed Emilia Romagna sarà il 6 giugno, in Calabria, in Lombardia, in Sardegna e in Lazio sarà l’8 giugno 2026, in Abruzzo, Sicilia, Molise, Puglia, Umbria e Friuli Venezia Giulia sarà il 9 giugno 2026, mentre in Basilicata, in Toscana, in Trentino, in Valle d’Aosta ed in Piemonte sarà il 10 giugno 2026 , l’11 giugno 2026 in Liguria ed il 16 giugno gli alunni della provincia autonoma di Bolzano.

La chiusura delle scuole dell’infanzia sarà il 27 giugno 2026 per il Friuli Venezia Giulia , il 30 giugno 2026 per Abruzzo, Basilicata Calabria,Campania, Marche, Piemonte, Umbria, Puglia, Toscana e Molise, il 31 luglio per il Trentino Alto Adige, mentre l’Emilia Romagna, la Sardegna, la Valle d’Aosta, la Sicilia, il Veneto ed il Lazio non hanno comunicato una data di fine unica.

Scuola 2025/2026: stop al cellulare in classe

Una delle novità normative più rilevanti è senza dubbio il divieto di utilizzo dei telefoni cellulari durante le lezioni; se nello scorso anno riguardava solo scuole elementari e medie, da settembre sarà esteso anche alle scuole superiori. Per effetto della circolare ministeriale diffusa a giugno, i telefonini non si potranno utilizzare durante lo svolgimento delle attività didattica, allo scopo di mantenere più alta la concentrazione dei ragazzi e, in genere durante l’orario scolastico.

Scuola 2025/2026: cambia il voto in condotta

Da Settembre 2025, il voto in condotta tornerà ad essere espresso in decimi anche nelle scuole medie (scuola secondaria di primo grado) e andrà a fare media con le altre discipline. Il 5 in condotta equivarrà a bocciatura, mentre con il 6 in condotta alle superiori sarà “rimandato a settembre” e dovrà sostenere un esame per essere promosso sui valori di cittadinanza. Per le superiori, il voto di comportamento avrà il suo peso sui crediti per l’esame di Maturità: solo se si ha un voto di comportamento pari a nove, si potrà ottenere il punteggio massimo nella fascia di attribuzione dei crediti formativi scolastici.

Scuola 2025/2026: cambiamenti per quanto concerne esami e sospensioni

Sono riviste anche le sanzioni disciplinari: per sospensioni fino a due giorni, si coinvolgerà lo studente in attività di approfondimento sui comportamenti che hanno portato a questo provvedimento, in un ottica di riflessione e di crescita personale, per far si che l’allievo possa imparare dai propri errori. Se la sospensione supera i due giorni, lo studente dovrà svolgere obbligatoriamente attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate.

Scuola 2025/2026: modifiche anche per l’esame di stato

Il colloquio orale diviene multidisciplinare, valutando le competenze acquisite per l’intero percorso di studi scolastico. Per gli studenti maturandi (ossia che frequentano l’ultimo anno delle superiori), durante il colloquio dovrà essere trattato l’elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale.

Infine, non si potrà più rifiutare di sostenere l’orale: chi sceglie di fare scena muta all’orale sarà bocciato.

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