Caro Scuola 2025 in Italia: quanto ci costano i libri di testo?

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Roberta Pubblicato il 5 Settembre, 2025

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La ripresa dell’anno scolastico non è solo impegnativa per gli studenti, ma richiede anche un notevole sforzo economico per le famiglie: secondo il Codacons, per l’acquisto di materiali e libri per la scuola ci sarà una vera e propria stangata, con rincari minimi del 5% che interessano sia la cartoleria sia i testi didattici.

Spesa crescente per la scuola 2025: c’è un oligopolio dei libri scolastici?

Sempre in base a quanto stimato dal CODACONS, la spesa media per ciascuno studente è di poco inferiore ai 600 euro per uno studente delle scuole medie e poco inferiore ai 1300 euro per uno studente delle superiori, nonostante il calo delle nascite stia portando ad un conseguente calo degli iscritti. Circa il caro libri, L’Istat ha registrato nel 2024 un aumento medio del 3, 8%; inoltre da parte dell’ Antitrust vi è un vero e proprio oligopolio dei libri scolastici (le case editrici Zanichelli, La Scuola, Sanoma e Mondadori possiedono infatti l’ 80% di questo mercato), con gli e-book che restano formati concessi in licenza a pagamento (quindi non utilizzabili in un mercato dell’usato già di per se limitato) e con le regole troppo permissive per le nuove edizioni, che sono troppo spesso modifiche di poco conto travestite da revisioni sostanziali.

Il Codacons rileva, a sua volta, la criticità della troppo frequente sostituzione dei testi scolastici scelti dagli insegnanti e la ridondanza delle nuove edizioni, che rendono difficile il riutilizzare i testi da un anno all’altro.

Caro Scuola 2025: cosa non ha funzionato finora nelle riforme

Ad oggi, va rilevato purtroppo che le riforme pensate per calmierare le spese sui libri di testo non hanno avuto gli effetti sperati: purtroppo i tetti di spesa sono spesso superati, mentre l’uso di libri digitali sta procedendo con estrema lentezza, non prendendo piede come sperato.

Nonostante gli editori non abbiano voluto riversare per intero i costi sulle famiglie, serve un maggior supporto alle famiglie: ad esempio, occorrerebbe una maggiore efficienza nella distribuzione di aiuti economici, un più rapido accesso ai fondi per famiglie in situazione di difficoltà o di povertà, e poter avere delle detrazioni come quelle destinate al settore sanitario. Infine, pur essendo vero che gli stanziamenti ministeriali in Italia sono aumentati a 136 milioni di euro, gli studenti che ricevono un contributo statale (che in ogni caso copre solo 1/3 del costo medio previsto per uno studente delle medie) sono solo il 14%del totale.

Caro Scuola 2025: quali misure andrebbero adottate

Andrebbe pertanto reso possibile l’accesso ai testi gratuiti fino ad almeno 16 anni, e ripensate le soglie ISEE (innalzandole) e le detrazioni fiscali (aumentate ed aumentata la platea) a livello nazionale, mentre in ambito locale e regionale andrebbero pensati bonus o aiuti dedicati. Un esempio virtuoso in questo senso è la regione Veneto, (che non è però la sola regione) ove in alcune scuole è possibile per lo studente prendere in prestito le copie saggio a disposizione della classe (circa 2 o 3 per classe) sia per la durata della lezione sia per un periodo più lungo (previa registrazione presso biblioteca) ed in più stanza buoni libri di un importo compreso fra i 150 e i 200 euro per studente per aiutare le famiglie, alleggerendo così un poco la situazione.

Nel frattempo, sempre più famiglie rinunciano all’acquisto dei testi consigliati e acquistano libri di testo on line con forme di pagamento dilazionate.

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